lunedì 5 agosto 2013

Un sogno di rose, reciso

Sai Ramakrishna Karuturi, il signore delle rose

Sai Ramakrishna Karuturi, dall'aspetto innocuo e gentile, calpesta tutto quello che lo intralcia pur di coltivare le sue rose. Direttore della Karuturi Global Limited, produttrice del 9% di rose in Europa, è sempre stato appassionato di floricoltura. La sua ambizione gli ha permesso di affermarsi come multinazionale producendo 580 milioni di rose in un anno in Kenya e in India. Non ancora soddisfatto coltivava in Africa distese di mais, zucchero di canna e riso per esportarle nei mercati internazionali, ma la sua produttività viene bloccata. La sua scalata al successo era troppo rapida per essere onesta. Accusato di frode fiscale si è scoperta la manipolazione dei prezzi per sfuggire alle imposte, che ha causato una fuga illecita di capitale di 8 milioni di euro. Ma le più gravi proteste sono quelle che arrivano dai rapporti della Human Rights Watch del 2012, in cui Karuturi è accaparratore di 300 000 ettari di terre di contadini e pastori, che non riescono più ad accedere a fiumi e laghi, spesso inquinati dai pesticidi e agenti chimici delle coltivazioni, alterando la loro biodiversità. Anche i suoi lavoratori si lamentano di lui. Molti scioperi di protesta sono stati organizzati e da un rapporto della London Business School si scoprono gli esigui salari, di solo 0,50 dollari al giorno e la loro scarsa sicurezza sul luogo di lavoro. Un grande stratega finanziario, ma sicuramente senza scrupoli.


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